Panettone vegano: una storia a lieto fine
Nell’ormai lontano 2009, quando ho fatto la scelta di essere vegana, le feste di Natale erano un’infinita sequela di “no, grazie” davanti a ogni fetta di panettone o pandoro. Le alternative si trovavano a fatica, solo nei negozi di alimentari bio più forniti, ed erano dolci di Natale “duri e puri”: secchi, senza zucchero, integrali, di kamut, di farro… Insomma, una tristezza vera (e pure a caro prezzo). Come nelle migliori favole di Natale, però, anche questa ha un lieto fine, ovvero tante dolci e soffici alternative vegetali al Panettone, che si trovano facilmente al supermercato. Per quanto ho potuto notare negli ultimi anni, ogni insegna ne tiene almeno una. Per come la vedo io, è una piccola (grande?) dimostrazione di una semplice legge di mercato: la domanda fa l’offerta, ed evidentemente la richiesta di dolci 100% vegetali è aumentata abbastanza da sostenere una proposta varia e di qualità anche per quanto riguarda i più tradizionali dolci lievitati delle Feste. Tanto che non sono state solo le voci nate per essere vicine al bio/eco/veg a voler dire la loro, ma anche marchi più “tradizionalisti” si sono mossi in questa direzione. E dimostra anche che nessuna tradizione è immutabile, ogni cosa si può evolvere per adattarsi ai tempi che cambiano.
La prima Azienda dolciaria a trovare la quadra è stata la Vergani con il suo Dolce di Natale Vegano: ingredienti di qualità, 72 ore di lievitazione, uvette e canditi (se manca uno di questi due ingredienti, per me non è “vero” panettone), un incarto elegante… insomma, pura gioia al banco panetteria all’Esselunga. Devono averci preso gusto, perché hanno creato anche MilanoVeg, una linea di prodotti da forno privi di derivati animali che oltre alle Vegan Christmas Cake comprende i torroncini 100% vegetali, ma anche brioches e il Dolce di Pasqua. Non solo: Vergani è anche il produttore di tre ottime ricette – tra cui, udite udite!, l’alternativa veg al Pandoro – proposte dai supermercati Unes con il marchio il Viaggiator Goloso.
Anche Paluani ha voluto cimentarsi con la ricetta del Panettone vegano, e anche Paluani ha creato un marchio ad hoc, L’Edenista, dedicato a chi ha l’animo sensibile e il palato raffinato. Non solo la ricetta del Dolce di Natale è decisamente ben riuscita, c’è pure una comunicazione ironica e ben studiata che colpisce. E nel giro di poco tempo sono arrivati anche il Dolce di Pasqua e le brioches (per vivere il mood Edenista tutto l’anno).
Queste sono solo alcune delle opzioni più facilmente reperibili, ma sono tante anche le pasticcerie artigianali che hanno iniziato a proporre la loro versione del Panettone vegano: non resta che scoprirle e… dolce Natale a tutti!