Le sneakers sono le nuove it bag?
C’era una volta il mito della it-bag, status symbol dallo stile ben riconoscibile, investimento in genuine leather da tramandare e, intanto, sfoggiare con fierezza per sentirsi parte di una tendenza globale. C’è oggi un mercato degli accessori di lusso che è sempre più variegato e frammentato, in cui i trend si susseguono a gran velocità. Ha ancora senso parlare di it-bag? L’ultima ricerca sul tema condotta da NPD Group e riportata da Quartz riporta un calo del 20% per il business delle borse da donna in America nei primi 8 mesi del 2019 rispetto al periodo corrispondente del 2016. Il calo riguarda principalmente i modelli di borse a spalla, a tracolla, shopper e secchielli, mentre aumentano le vendite di zaini, marsupi e portafogli. Dati che raccontano con i numeri il boom dello streetwear e dello sportswear, la ricerca di accessori smart e funzionali per affrontare giornate sempre più dinamiche, il desiderio di accessori personalizzabili (in controtendenza con l’effetto omologazione intrinseco al concetto stesso di it-bag), ma anche la crescita del resale, ovvero il mercato dell’usato che ora viaggia anche online. A questo si aggiunge l’attenzione sempre maggiore all’aspetto etico della moda, che riguarda anche i materiali con cui sono realizzate le borse che acquistiamo, tanto che sempre più maison hanno abbandonato l’uso di pelli esotiche e pellicce.
Dalla ricerca emerge anche un altro fenomeno interessante, ovvero come il ruolo privilegiato delle borse sia stato conquistato dalle sneakers. Sono loro le nuove it-bag? Sdoganate ormai per ogni tipo di look, si vedono portate con abiti in tulle iper femminili così come sotto a pantaloni eleganti e rigorosi da business woman, sono perfette per correre attraverso giornate piene di impegni tra il lavoro e tutto il resto. In più, sono sempre più spesso oggetto di restyling e collab che ne fanno dei piccoli oggetti di culto. Senza contare la possibilità di averle in versione artigianale e totalmente custom made. Nel dubbio, ecco i modelli su cui vale la pena investire adesso.
Stella #StanSmith sneakers
Una vera e propria icona dello sportswear, che cambia pelle per diventare vegan e sostenibile grazie alla rivisitazione di Stella McCartney. Lo stile rimane quello di sempre, talmente sobrio e minimalista da diventare elegante e super versatile. Quello che cambia sono i materiali – la “pelle” vegana da sempre utilizzata dalla stilista britannica – e alcuni dettagli che le rendono semplicemente imperdibili: le tre file di piccole stelle che corrono sui fianchi al posto del classico logo delle tre strisce; il ritratto di Stella McCartney sulla linguetta sinistra, mentre sulla destra rimane quello della leggenda del tennis; il logo sul tallone. Proposte lo scorso settembre come limited edition, sono state proposte in una nuova versione “rainbow” disponibile dal 2 dicembre. (Update 2/12/2019)
Because there is no planet B
È scritto a chiare lettere sulle suole del modello Sanford di Ecoalf, sneakers bianche (o nere) dal design semplice e attuale. L’innovazione è tutta nei materiali: sono realizzate al 100% in nylon derivato dal riciclo di plastica raccolta in mare. Creare una generazione di prodotti con materiali riciclati, che abbiano la stessa qualità (anche estetica) di quelli “tradizionali”, è infatti la mission di questo brand spagnolo nato nel 2009.
Oltre l’effetto Meghan Markle c’è di più
Sono sotto i riflettori da quando la Duchessa di Sussex ha deciso di indossare un paio di V-10 in occasione degli Invictus Games in Australia. A parte questo, il brand francese Veja non ha mai speso neanche un euro in pubblicità, preferendo concentrare tutte le proprie risorse nella produzione di scarpe sportive totalmente etiche e sostenibili. Le materie prime sono infatti cotone organico e gomma selvatica ricavate dalla foresta amazzonica, e bottiglie riciclate, mentre tutta la filiera produttiva segue le regole del commercio equosolidale.
Un segno positivo nel mondo
Womsh è l’acronimo di word of mouth shoes, e racconta di scarpe che usano il passaparola per diffondere il loro messaggio di rispetto per l’ambiente. Dietro ogni scarpa c’è una scelta, e l’idea di questo marchio italiano nato nel 2011 è proprio quella di promuovere una filosofia di acquisto più consapevole e rispettosa. I modelli della linea vegan sono realizzati in Apple skin, materiale del tutto simile alla pelle ma ricavato dagli scarti della lavorazione industriale delle mele uniti al poliuretano. Con la maxi suola e gli inserti multicolor, il modello Wave riprende il trend delle ugly sneakers dallo stile Anni ’80 a tutto comfort.