Quando il denim sostenibile è Made in Italy
Alzi la mano chi non ha almeno un paio di jeans (e una giacca, una gonna, una salopette di jeans…) nell’armadio. Ecco, appunto: il denim è una parte imprescindibile di ogni guardaroba. Perché trovare i jeans dal fit perfetto per le nostre gambe vuol dire avere un asso nella manica da giocarsi in mille occasioni, perché la trucker jacket si porta da mattina a sera ed è una delle poche certezze nella mezza stagione, perché la salopette è il capo “giovane” da portare a ogni età… Ormai sdoganato anche nelle occasioni eleganti e per il dress code sul lavoro, il denim sa sempre come rinnovarsi per restare tra i nostri must have – un po’ come la t-shirt bianca.
La produzione del denim “tradizionale”, però, è molto inquinante e consuma grandi quantità di acqua – come ho avuto modo di scoprire qualche mese fa guardando il documentario RiverBlue, che indaga l’impatto ambientale di questo comparto dell’industria tessile in cerca di soluzioni.
E in Italia? Questi sono tre brand che hanno deciso di produrre jeans in modo etico ed ecosostenibile, senza perdere di vista lo stile e le tendenze.
Par.co Denim
Il Made in Italy incontra gli alti standard ambientali del Giappone nello storico distretto della provincia di Bergamo grazie al progetto Par.co Denim. Fibre naturali, organiche e innovative vengono lavorate su telai storici giapponesi, e il tessuto ricavato viene tagliato e cucito nella bergamasca da artigiani italiani con esperienza di produzione di denim da tre generazioni. Al classico tessuto denim se ne aggiungono di nuovi, sviluppati con fibre più sostenibili come il lino e la canapa – la cui coltivazione richiede meno energia – e cotoni riciclati – che richiedono meno energia per la trasformazione. Eco-wash e altri trattamenti sono realizzati da innovative lavanderie italiane con ghiaccio, resine naturali e con l’Eco-aging, un trattamento naturale e al 100% biodegradabile che consente di sostituire la pericolosa “sabbiatura” con un compost vegetale ed eco-sostenibile. Bottoni e rivetti, infine, non contengono nichel e sono fatti nello storico “distretto dei bottoni” a Bergamo.
Paguro Jeans
Una start-up di Parma che fa della semplicità la sua parola d’ordine: un jeans da donna e uno da uomo, in tre diversi lavaggi, per semplificarci la scelta di cosa indossare ogni mattina. Un modello regular fit dallo stile minimalista, comodo e perfetto per pedalare verso l’ufficio, per incontrare gli amici e per qualsiasi altra occasione. Rigorosamente Made in Italy, Paguro Jeans adotta un approccio innovativo e water-friendly che prevede l’uso di cotone riciclato e tecnologie di tintura sostenibile per arrivare a risparmiare 4.000 litri d’acqua per ogni paio di jeans. Oggi 4 giugno il progetto viene lanciato su Kickstarter: potete sostenere la campagna e ottenere uno sconto fino al 50% sull’acquisto di un paio di jeans.
EcoGeco
Tessuto Genova Ecologico: tre parole per comunicare un’idea semplice, quella di tornare a produrre jeans come una volta, mantenendo in vita quelle professionalità che si sono formate nella zona intorno a Padova e Rovigo, distretto di produzione del denim apprezzato dai brand più noti. Nasce così il marchio EcoGeco, con un sistema produttivo su piccola scala in cui il cotone è tinto usando soltanto puro indaco vegetale, e il tessuto viene tagliato con programmi digitali che riducono gli sprechi. Per il trattamento di lavaggio, niente chimica ma solo trattamenti e prodotti ecologici e naturali.