La skincare ai tempi della mascherina
Senza troppi giri di parole, l’avvento del Covid-19 ha stravolto ogni piano per il 2020. Il lockdown prima e il ritorno alla normalità (o meglio, al new normal) ora, hanno cambiato tantissime delle nostre abitudini. Due cose in particolare riassumono tutto: i gel igienizzanti per le mani e le mascherine protettive, che ci siamo abituati a tenere sempre in borsa e a indossare quando usciamo di casa. Ormai parte del nostro look, se così si può dire, non cambiano soltanto il modo di comunicare con gli altri ma anche la nostra routine di cura della pelle. Difficile fare previsioni su quando potremo metterle nel cassetto, per cui conviene farsene una ragione e imparare a conviverci al meglio.
Gli effetti della mascherina sulla pelle del viso
Fondamentali per contenere la diffusione del Coronavirus e proteggere noi e gli altri dal rischio di contagio, le mascherine hanno l’effetto collaterale di soffocare la pelle del viso creando un effetto occlusivo che ostacola la traspirazione e l’ossigenazione dei tessuti. Il respiro che vi resta intrappolato e la sudorazione creano un ambiente umido che può causare irritazioni e sfoghi. Gli effetti variano molto per le diverse tipologie di pelle: la pelle secca tenderà a perdere idratazione e apparire arrossata, quella grassa al contrario rischia di produrre sebo in eccesso, mentre le pelli più sensibili potrebbero riportare vere e proprie lesioni.
La skincare routine più adatta
Coprire parte del viso con la mascherina non significa prendersi meno cura della pelle, anzi! Una detersione accurata sarà più importante che mai, anche più volte nel corso della giornata se serve, ma la parola d’ordine dovrà essere: delicatezza. È bene scegliere saponi oleati, rispettosi del film lipidico cutaneo, per non intaccare le riserve di acqua nella pelle. Poi, non va sottovalutata nemmeno la fase di idratazione per ridare comfort alla pelle dopo la detersione. Oltre alle creme abituali, una formula molto adatta può essere quella di un olio per il viso, particolarmente ben tollerato perché affine al sebo naturale e quindi percepito come una sostanza “amica” della pelle. Ne basta pochissimo, indicativamente 2 o 3 gocce, da picchiettare sul viso per ridare elasticità e luminosità alla pelle.
Maskne, l’acne causata dalla mascherina
Mask + acne = maskne, c’è un nome anglofono per tutto e la comparsa di brufoli su mento e guance dopo aver indossato la mascherina non fa eccezione. L’acne in età adulta era in aumento già da qualche anno, e non è difficile immaginare come l’uso della mascherina possa aver influito sulla situazione. Il trattamento è simile a quello consigliato per le altre forme di acne, ma con un approccio meno aggressivo per non peggiorare lo stato di infiammazione della pelle. Oltre a un detergente sebo-normalizzante e antibatterico e a un idratante leggero, anche un’acqua termale da vaporizzare regolarmente sull’area interessata può essere utile per la sua azione antinfiammatoria. Una maschera a base di argilla, da fare una volta a settimana, aiuta a disintossicare e dare sollievo alla pelle.
Attenzione (anche) alle labbra
Non bisogna dimenticare che anche le labbra possono essere “infastidite” dal continuo sfregamento contro il tessuto della mascherina. Quando è possibile lasciarle scoperte, quindi, via libera a generose applicazioni di burrocacao. Inoltre, un delicato scrub da applicare una o due volte a settimana sarà utile per rimuovere le pellicine, riattivare la circolazione e favorire il rinnovamento cellulare. Smile!